When I was 16yo

A memory from when I was 16. I don’t know if it’s a poem; it’s one word after another (written in 2013).

 

I have time for others while I think about what to do for later.

What jumps out at me, I do, driven by a spring that throws me into the water.

I create, I go, I measure, I hammer, I carve, I glue, I nail, I paint…

I am a grasshopper, a bee that bursts from the flower of facts. Sated.

 

And then, this sun, this beautiful July heat, the walks, the sweat…

The bike rattles, but it goes – five kilometres for a dip in the Oglio.

The Grigna is no longer enough: It’s narrow, low, cold, for small children.

Something binds my throat: a curiosity; I swallow saliva. I’m restless.

Everything is new that happens to me, as an adult, as a free man, as what I am.

Voices, shouting, laughter, cackling, diving, joking, splashing…

 

The sun cooks our heads and makes us crazy. Someone undresses

and throws his trunks in the air: he’s naked underwater, and a current runs through his body.

Action is faster than thought: I go naked into the water to hide.

I’m all vibrating, goosebumps, laughing, acting crazy, jumping to be seen.

I have a thousand strengths, the eyes of all. I don’t care about anything. I’m happy.

I see that they hide my briefs, I like the joke, I feel freer,

I feel stranger, stronger than myself, and I laugh because I’m not ashamed anymore.

 

 

 

 

Un ricordo di quando avevo sedici anni. Non so se è una poesia, sono parole una dietro l’altra.

 

 

 

Ho tempo per gli altri mentre penso a cosa fare per dopo.

Quel che mi salta lo faccio, spinto da una molla che mi butta nell’acqua.

Creo, vado, misuro, martello, intaglio, incollo, inchiodo, pitturo…

Sono una cavalletta, un’ape che bottina dal fiore dei fatti. Sazia.

 

E poi, questo sole, questo bel caldo di luglio, le camminate, il sudore…

La bici sferraglia, ma va: cinque chilometri per un tuffo nell’Oglio.

Il Grigna non basta più: è stretto, basso, freddo, per bambini più piccoli.

Qualcosa mi lega la gola: una curiosità; inghiotto saliva, sono irrequieto.

È tutto nuovo quel che mi accade, da grande, da libero, da quel ch’io sono.

Voci, grida, risate, schiamazzi, tuffi, spanciate, scherzi, spruzzate…

 

Il sole ci cuoce la testa, ci fa ammattire, qualcuno si spoglia,

butta in aria gli slip: è nudo sott’acqua, una corrente ci passa nel corpo.

L’azione è più veloce del pensiero: entro nudo nell’acqua a nascondermi.

Son tutto un vibrare, la pelle d’oca, rido, fo il matto, e salti per farmi vedere.

Ho mille forze, gli sguardi di tutti, non m’importa di nulla, sono contento.

Vedo che mi nascondon gli slip, mi piace lo scherzo, mi sento più libero,

mi sento più strano, forte di me, e rido perché non ho più vergogna

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